Caro Giulio,
grazie per l’impegno giornaliero e sincero che hai speso per la comunità valdostana. È oggettivamente complesso scrivere in poche righe l’impegno nel Sindacato, nel Partito e nelle Istituzioni
Prima la CGIL, poi dal 1990 al 1992 il consiglio comunale di Aosta, con l’esperienza di Sindaco fino al 1995.
L’elezione nel 1998 in consiglio regionale, dove sei stato per due legislature nel gruppo Gauche Valdôtaine -Democratici di Sinistra, fino al 2008.
In tutto quel lasso di tempo l’impegno nel Partito, partendo dal PCI, dopo dei DS, i Democratici di sinistra e infine il PD.
Non è stato un percorso sempre semplice, perché dietro i modi gentili e pacati c’era una risolutezza di fondo rispetto alla collocazione del Partito e dei temi. Ma fa parte di chi sta in una comunità non a prescindere ma ci sta con le sue idee e per quelle idee lavora. Questo era forse il tuo tratto principale. Difendere il tuo pensiero che metteva assieme un profondo radicamento nella tua terra, ma la capacità di guardare anche oltre questa nostra regione e immaginare un futuro migliore per tutti. La tua valdostanità non ero un vincolo ma era uno strumento per capire meglio. Partire da una piccola realtà per aprirsi al mondo.
È questa un’intelligenza non comune che tutti noi ti abbiamo riconosciuto e che ci mancherà molto. Oggi possiamo tranquillamente dire che se ne va un pezzo della storia della sinistra valdostana.