Il percorso che sta accompagnando il Partito Democratico alle primarie e all’elezione del/la nuovo/a Segretario/a è entrato nel vivo.
Anche nella nostra regione, dopo l’Assemblea regionale del 27 gennaio 2023, è il momento della presentazione delle mozioni dei/le candidati/e nei circoli.
Il primo appuntamento in bassa valle a Verrès si è svolto ieri, venerdì 3 febbraio 2023. Il prossimo appuntamento è a Quart lunedì 6 febbraio alle h.20.30, l’ultimo sarà ad Aosta venerdì 10 febbraio alle h.20.30. Appuntamenti importanti che consentiranno alle iscritte e agli iscritti del Partito Democratico di scegliere i due candidati che andranno alle primarie di domenica 26 febbraio.
In questa prima fase la voce viene data al partito, mentre il giorno delle primarie potranno votare anche i/le non iscritti/e.
Per conoscere le mozioni dei 4 candidati puoi cliccare sul nome, troverai il pdf allegato
Il 30 dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio comunale di Aosta il bilancio di previsione per il triennio 2023/2025.
Per il secondo anno consecutivo, il bilancio viene approvato entro la scadenza del 31 dicembre, consentendo a tal fine di poter essere operativi già fin dalle prime settimane del mese di gennaio evitando così la gestione provvisoria che impone impegni di spesa limitati a dodicesimi degli stanziamenti previsti.
Dopo un lungo dibattito che è durato due giorni, il bilancio è stato approvato con 19 voti favorevoli contro le 5 astensioni dei consiglieri dell’opposizione, su 24 consiglieri presenti.
L’anno che si è appena concluso, se da un lato ci lascia sperare di esserci lasciati alle spalle i momenti più critici causati dalla pandemia, dall’altro lato, con la crisi energetica dovuta al conflitto scoppiato in Ucraina, ci metterà di nuovo di fronte ad un aumento del costo della vita che non risparmierà certamente le famiglie, le attività commerciali, le imprese e anche le istituzioni.
Ciononostante, in questo contesto macroeconomico di incertezza, il bilancio del Comune di Aosta che pareggia sulla cifra di 99 milioni, sarà comunque in grado di garantire l’erogazione dei servizi e in alcuni casi anche di migliorarne la qualità, dall’altro lato le imposte e le tariffe non subiranno aumenti.
Ci riferiamo in particolare all’assistenza anziani che nel 2023 sarà posto nuovamente a procedura di evidenza pubblica e che prevederà un aumento qualitativo del servizio, così come gli asili nido, ai 126 posti esistenti se ne aggiungeranno altri 24 che saranno frutto di convenzione, almeno inizialmente, con strutture private accreditate.
Importanti anche gli investimenti sulla città finanziati in particolare dalle risorse che giungeranno dal PNRR. Con tali finanziamenti si procederà alla riqualificazione energetica del quartiere Cogne, la costruzione di un asilo nido nel quartiere Dora e l’efficientamento energetico del teatro Giacosa, solo per citarne alcuni.
Entro la fine del 2023 è previsto il termine dei lavori della pista ciclabile che si snoderà all’interno della città per una lunghezza di 14 km. Una città ricca di cantieri, che porteranno qualche disagio ai cittadini e ai quali viene chiesto un piccolo sacrificio ma che permetterà di restituire una città nuova e più vivibile.
Con la dimissioni del Presidente della Regione Erik Lavevaz, formalizzate nell’ultimo Consiglio Regionale, si è ufficialmente aperta la crisi politica in Regione. Si tratta di crisi politica perché dal punto di vista amministrativo la Giunta non ha patito, se non parzialmente, queste turbolenze politiche.
Ora si apre dunque una fase nuova, che deve concludersi entro 60 giorni pena il ritorno alle elezioni, cosa questa da evitare perché non è il momento di elezioni, ma il momento di fornire risposte ai valdostani e alle valdostane.
La tanta evocata responsabilità deve diventare realtà non in 60 giorni ma
prima. Di responsabilità non se parli solo ma la si pratichi. Da questo punto di
vista il PD e il gruppo dei Federalisti Progressisti hanno dimostrato la propria
credibilità nel corso di questa legislatura. Una politica pragmatica per dare risposte, per consentire ai valdostani di ragionare in prospettiva per uscire da un periodo storico molto complesso fatto di pandemia, guerra e crisi
energetica. Continueremo a farlo, avendo ben chiaro al tempo stesso che non
parteciperemo ad ammucchiate o a soluzioni pasticciate. Da questa crisi si esce con il rafforzamento di una maggioranza che ha lavorato bene,
scrivendo un nuovo programma da qui a fine legislatura, fissando i termini
temporali entro i quali si darà corpo alle varie questioni, prima su tutte la
riforma di una legge elettorale del tutto inadeguata.
È l’unico modo per salvare la politica che in questo momento non gode certo di grande credibilità. E l’unico modo per immaginare il futuro di questa regione. Basta personalismi, basta crisi al buio, basta sacrificare il futuro in nome di qualsivoglia tornaconto personale. O le forze responsabili di questa regione sapranno farlo oppure ancora una volta la vecchia politica, la politica autoreferenziale avrà vinto. Noi faremo di tutto perché tutto ciò non accada.
Noi siamo fatti così: mettiamo prima l’interesse generale dei valdostani e delle valdostane.
Gli/Le iscritti/e al Partito Democratico stanno entrando nel vivo delle fasi più operative del Congresso che porterà all’elezione della futura Segreteria del Partito.
Nei giorni scorsi è stato approvato il “Manifesto dei valori e dei principi” del Partito Democratico. Adesso è il momento del confronto tra i/le candidati/e.
Due candidate e due candidati: Paola De Micheli, Elly Schlein, Stefano Bonaccini e Gianni Cuperlo. In questa fase verranno presentate le mozioni di ognuno di loro. A seguito della votazione nei circoli (riservata agli
iscritti al Partito Democratico), solo due di loro si confronteranno alle primarie di domenica 26 febbraio 2023.
In Valle d’Aosta le mozioni dei/lle candidati/e verranno presentate all’Assemblea regionale prevista per venerdì 27 febbraio 2023 alle h.20.30 presso la sala conferenze dell’Hotel Omama di Aosta, situato in via Torino.
I referenti dei coordinamenti regionali dei candidati presenteranno le mozioni e il dibattito di confronto sarà aperto e libero.
Per approfondire le candidature sostenute dai coordinamenti/comitati della Valle d’Aosta è possibile trovare un documento cliccando sul nome (in aggiornamento):
Stefano Bonaccini
Elly Schlein
Gianni Cuperlo
Per il 26 febbraio 2023 abbiamo predisposto diversi seggi nel territorio valdostano, tra alta Valle, città di Aosta, media e bassa Valle. Ogni sede verrà comunicata nei prossimi giorni sul nostro sito e attraverso la nostra newsletter e tutti i canali di informazione.
Nel 2000, cinque anni prima del riconoscimento internazionale deciso dall’ONU, nell’Italia dei Presidenti Carlo Azeglio Ciampi e Giuliano Amato, il Parlamento Italiano approva la legge 20 luglio 2000 n. 211 le cui finalità sono ben evidenziate dagli articoli 1 e 2:
Art.1 “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Art.2 “In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Di questo evento terribile e inumano esistono molte testimonianze di persone sopravvissute che in varie forme hanno raccontato l’immensa e devastante tragedia che hanno subito, contribuendo al ricordo e alla condanna di quell’esperienza terribile con autobiografie, romanzi e saggi che poi si sono trasformati in film e documentari, in incontri pubblici di testimonianza, due soli nomi per rappresentarli tutti Primo Levi e Liliana Segre.
Per il Giorno della Memoria del 2023 proponiamo la testimonianza di Edith Bruck: Il pane perduto, libro che racconta la sua terribile esperienza di piccola ebrea ungherese che viveva in un villaggio chiamato “sei case” e che assiste in quel piccolo mondo all’inspiegabile sviluppo dell’odio nei confronti degli ebrei e poi alla tragica esperienza dei campi di sterminio e dopo come sopravvissuta, alle difficoltà di un ritorno ad una vita normale, alle incomprensioni nel rapportarsi con chi non ha vissuto una tragedia così crudele, al tentativo di una vita in Israele e infine l’approdo in Italia.
Edith Bruck oltre ai tanti lavori fatti nel prosieguo della sua vita in Italia è diventata scrittrice, poetessa e nella vita moglie di Dino Risi, poeta e conosciuto regista italiano.
Anche Edith Bruck ha scelto di raccontare nelle scuole la sua esperienze nei campi di sterminio, riportiamo un estratto della lettera a Dio che conclude suo libro :
“Ti prego, per la prima volta ti chiedo qualcosa. La memoria, che è il mio pane quotidiano, per me infedele fedele, non lasciarmi nel buio, ho ancora da illuminare qualche coscienza giovane nelle scuole e nelle aule universitarie dove in veste di testimone racconto la mia esperienza di una vita. Dove le domande più frequenti sono tre: se credo in Te, se perdono il Male e se odio i miei aguzzini. Alla prima domanda arrossisco come se mi chiedessero di denudarmi, alla seconda spiego che un ebreo può perdonare solo per se stesso, ma non ne sono capace perché penso agli altri annientati che non perdonerebbero me. Solo alla terza ho una risposta certa: pietà sì verso chiunque, odio mai, per cui sono salva, orfana, libera e per questo Ti ringrazio nella Bibbia Hashem, nella preghiera Adonai nel quotidiano Dio.”
Un anno di segreteria. Proviamo a riassumere in poche righe il grande lavoro di quest’anno.
Se non per alcune eccezioni, il gruppo della Segreteria si è riunito tutte le settimane per affrontare le questioni politiche che hanno caratterizzato l’ultimo anno, dall’ormai infinita crisi regionale, alle elezioni politiche, alla proposta di legge elettorale.
Procediamo con ordine. Un lavoro lungo e che spesso è sembrato fantascientifico agli occhi di molte persone, ma il grande lavoro svolto dai nostri Consiglieri Regionali e dalla delegazione politica che si è confrontata con le diverse forze politiche ha scongiurato la definitiva crisi regionale. In un momento delicato, caratterizzato dalla crisi dovuta alla pandemia, poi dal conflitto russo-ucraino, e successivamente dalla crisi energetica, la nostra regione non doveva e non poteva affrontare anche un’ulteriore crisi governativa a livello regionale. Abbiamo visto come la crisi del governo nazionale non abbia portato benefici al Paese e rallentato molte misure e aiuti, non dimenticando la pessima legge di bilancio approvata da Camera e Senato in questi giorni, che vede come priorità gli investimenti alle squadre di calcio, ma non finanziamenti maggiori per la sanità o l’istruzione.
Un lungo lavoro di trattative ha portato anche alla candidatura di Franco Manes, eletto alla Camera, e Patrik Vesan, che per pochissimi voti non è diventato Senatore. La collaborazione con entrambi continua, recentemente erano presenti al nostro evento che avrà cadenza annuale, dedicato alla montagna lo scorso 19 novembre.
Il 2022 ha portato alla ritorno di eventi sul territorio. Abbiamo parlato di pari opportunità e maternità con Alice Brioschi, che ha presentato il suo libro “Non sei il tuo senso di colpa”. Abbiamo organizzato nella nostra sede, rinfrescata e ristrutturata, la festa di tesseramento nel mese di giugno. A settembre abbiamo riportato in Valle d’Aosta (a Champdepraz) la Festa dell’Unità, uno sforzo importante consentito grazie al grande lavoro dei circoli della bassa Valle. Tre giorni che hanno consentito momenti conviviali, ma soprattutto riflessioni con i ragazzi dell’associazione Tocca a noi, nonché il delicato tema del Welfare affrontato con i senatori uscenti e i nostri candidati.
Per il 2023 abbiamo già in mente molte altre iniziative, politiche e culturali, per ridare al nostro Partito il ruolo di protagonista nella nostra regione. Ripartiremo sicuramente dal Congresso Nazionale.
Abbiamo superato da poco i due anni di legislatura e, nonostante le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, il gruppo, di cui il Partito Democratico fa parte in Consiglio Regionale, FP-PD ha raggiunto obiettivi importanti per i cittadini e le cittadine valdostani/e.
Ricordiamo che il gruppo FP-PD è composto da: Alberto Bertin, Presidente del Consiglio, Jean-Pierre Guichardaz Assessore, Antonino Malacrinò Presidente della II Commissione e partecipa anche alla V, Andrea Padovani segue la I, la IV e la V Commissione oltre alla Commissione Regolamento ed è componente del Consiglio politiche del lavoro e del Gruppo interistituzionale sulla disabilità e Paolo Cretier, Capogruppo è in I e III Commissione e nel Forum molestie e violenze di genere.
Nel 2022 la maggioranza regionale ha approvato 35 atti amministrativi e 27 disegni di legge. Si tratta di un dato importante, perché bisogna tenere conto della situazione di costante emergenza dovuta alla pandemia e alla guerra in Ucraina. Le conseguenze sociali ed economiche sono state decisamente complesse e hanno impegnato l’intera maggioranza nella decisione di distribuire risorse ai cittadini e alle imprese del territorio. I bonus erogati sono importanti, ma sappiamo non essere risolutivi, ma consentono di affrontare il futuro con maggiore respiro.
Il gruppo FP-PD ha sostenuto leggi con l’obiettivo di creare sviluppo e nuovi posti di lavoro, che grazie ad imprenditori lungimiranti potranno trovare realizzazione, “interventi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e femminile nei settori industria e dell’artigianato”.
Tra le attività principali, ricordiamo la costituzione dell’Osservatorio permanente sulla legalità e criminalità organizzata e di tipo mafioso. Si tratta di un obiettivo importante per la nostra regione che, come dimostrato da sentenze della magistratura, è risultata non essere immune dal sistema mafioso, ma che da quest’anno avrà l’Osservatorio con funzioni consultive, propositive, di studio, nonché di supporto in materia di prevenzione e di contrasto dei fenomeni mafiosi. Inoltre, tra gli obiettivi dell’Osservatorio vi è la promozione della cultura della legalità.
Il 7 dicembre 2022 è passato un anno dal Congresso di Sarre. Un anno non semplice, sia per le questioni regionali (di cui questa volta non parlo) sia per quelle nazionali che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi in un’operazione difficile. Rilanciare il ruolo del Partito Democratico.
Lo dobbiamo fare in un Congresso che al momento ha definito le fasi che sono:
20/22 gennaio 2023 chiusura della fase costituente con approvazione del “Manifesto dei valori e dei principi” da parte dell’Assemblea Nazionale;
27 gennaio 2023 termine ultimo per la presentazione della mozioni congressuali e delle candidature;
27 gennaio/12 febbraio 2023 confronto tra i candidati e voto nei circoli per la selezione dei 2 candidati che andranno alle elezioni primarie;
19 febbraio 2023 primarie nazionali per l’elezione del Segretario/a del Partito Democratico.
In questi giorni la Segreteria sta lavorando per promuovere e organizzare il Congresso nella nostra regione. Lo facciamo in un periodo dell’anno difficile, e in un quadro generale politico complesso ma affascinante. Affascinante perché il Governo di destra ha un’idea diversa di paese rispetto al nostro, ed è quindi nostro compito ridefinire l’identità del PD e provare ad immaginare e promuovere un’idea di paese diversa da quella che oggi governa. Un compito difficile ma tocca a noi. Siamo l’unica forza veramente rappresentativo del centro sinistra al di là del fuoco incrociato che in questi giorni sta attaccando il PD. Lo dobbiamo fare ripartendo dai territori nei confronti dei quali dobbiamo fare di più. Mi piace pensare ad un Congresso aperto, un congresso di tanti, un congresso di tutti quelli che sperano in un paese aperto e plurale. Abbiamo poco tempo ma questo processo non finisce il giorno dell’elezione del nuovo segretario/a. Anzi quello sarà il giorno della ripartenza, che richiede un rinnovamento pesante della classe dirigente. Da questo punto di vista immagino e spero in un congresso coraggioso senza compromessi. Con altrettanta chiarezza devo dire che non so se sarà così, ma questa è un’esigenza vera per il PD. Lo dimostrano le vicende drammatiche di questi giorni legate alla tangentopoli del Parlamento Europeo che tutti noi viviamo con tanto imbarazzo.
Siamo giunti alla conclusione del secondo anno di legislatura del Comune di Aosta. L’Assessorato Politiche sociali, pari opportunità e politiche abitative, rappresentato dalla nostra iscritta, Clotilde Forcellati, ha portato a termine numerosi obiettivi che cercheremo di sintetizzare.
Come già anticipato nei mesi scorsi, uno degli obiettivi più importanti, che ha richiesto un grande lavoro sinergico, riguarda gli asili nido del capoluogo valdostano. I posti sono passati da 126 a 150, con un aumento di 24 posti grazie alle convenzioni con strutture private della città che consentiranno di aumentare il servizio pubblico offerto dalla città.
Tra i traguardi di questo 2022 c’è l’inaugurazione della Bocciofila del Quartiere Cogne nel mese di giugno. Ad oggi sono state effettuate decine di iniziative progettate dai gestori e/o presentate in collaborazione con associazioni, CSV, privati cittadini.
L’Amministrazione Comunale mantiene alto il livello di attenzione verso le persone più anziane. Continua il monitoraggio delle attività di co-progettazione (servizio di assistenza domiciliare, “Anziani attivi”, custodi sociali, operatori di prossimità) che hanno come obiettivo accompagnare le persone anziane nella quotidianità permettendo loro di rimanere a casa, nonché sostegno alle famiglie fragili.
Inoltre, si sta portando avanti la sperimentazione di esternalizzazione della figura di amministratore di sostegno, mantenendo la responsabilità ultima in capo all’Assessorato. La sperimentazione ha avuto successo da parte degli utenti, del Tribunale e degli uffici stessi dell’Assessorato. Si aggiunge che prosegue il monitoraggio della gestione delle strutture residenziali, semiresidenziali e pasti a domicilio, per il quale si sta lavorando ad un nuovo appalto per non prorogare l’attuale.
Tra le attività in carico all’Assessora Forcellati si segnalano: la partecipazione al tavolo regionale di co-progettazione per combattere gli sprechi alimentari; l’attivazione dei PUC (misura di inclusione per percettori di reddito di cittadinanza). Progettazione e finanziamento da parte della RAVA dei PIA (ex LUS), misura di inclusione e accompagnamento al lavoro; l’ottenimento dei primi 400.000 euro del progetto “Sentirsi a casa” approvato dal Ministero del Lavoro e politiche sociali; l’attivazione del Tavolo di co-progettazione con 5 cooperative sociali; la partecipazione al tavolo del Piano di zona e a tutte le attività amministrative e di accoglienza dello Sportello sociale di Aosta.
Per quel che riguarda le politiche abitative ricordiamo che l’Assessorato partecipa alla riunione mensile della commissione casa. Fortemente voluta dalla nostra Assessora c’è l’adesione della città di Aosta alla rete SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione) che ha consentito l’accoglienza di 12 persone in tre diversi alloggi (una famiglia afghana di 5 persone e tre famiglie ucraine per un totale di 7 persone).
Tra le attività dell’Assessorato ricordiamo anche l’attivazione della Consulta Pari Opportunità e non Discriminazione, tavolo di lavoro a cui partecipano Associazioni, Ordini professionali, Consigliera di parità, consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Tra gli obiettivi portati a termine dalla Consulta vi è la progettazione di iniziative sul territorio, tra le quali la rassegna di cinque eventi “Miroir: l’incontro delle differenze” che si è svolta tra la fine di ottobre e novembre.
Infine, ricordiamo che il 2022 è stato un anno importante per le pari opportunità in Valle d’Aosta. L’8 ottobre 2022 si è svolto il primo Pride che ha ottenuto un’importante partecipazione. Il Comune di Aosta ha partecipato attivamente alla progettazione delle attività e alla realizzazione delle stesse.
Si è aperta in questi giorni la nuova fase congressuale che ci porterà a decidere il nuovo segretario nazionale del PD con le primarie del 19 febbraio 2023.
Si tratta di un percorso lungo che richiede un grande impegno. Potrebbe sembrare scontato che il Segretario Regionale richiami all’impegno di tutte e tutti, ma credo che questa volta sia davvero un appuntamento importante.
Questo Congresso si tiene dopo un deludente risultato elettorale. Quindi è il momento di ripartire e lo dobbiamo fare con la calma e la discussione che richiede un momento così delicato.
Per una volta non ci sono elezioni imminenti per cui, al posto di ragionare su coalizioni o candidati, ragioniamo sulla prospettiva e sul futuro di questo Partito che resta il faro del centro sinistra italiano. Lo dobbiamo fare coinvolgendo tante persone. È un’operazione complessa specialmente in questo periodo ma è l’unica via.
Nessuna scorciatoia: dobbiamo dare una nuova linea al Partito e insieme al nuovo/a Segretario/a darle corpo.
Ci aspettano cinque anni di opposizione ad un Governo di destra, che a noi non piace, che riteniamo inadeguato alla guida del Paese per cui c’è tanto lavoro da fare.
Io credo che da questo punto di vista non ci sia spazio per lo scoramento, ma invece serva chiedere a tutti noi nuova linfa per il PD. Lo sapremo fare nei nostri circoli e nelle discussioni, spero tante, che ci saranno da qui a febbraio. Ogni volta che il popolo dei democratici viene chiamato non si sottrae all’impegno!
Anche in Valle d’Aosta il futuro congresso pone una serie di questioni sull’allargamento dell’area del PD. Lo abbiamo fatto a livello nazionale coinvolgendo Articolo 1 ma anche molteplici aree della sinistra. Non si tratta di immaginare una sommatoria di simboli ma di coinvolgere aree politiche, sensibilità affini alla nostra, persone che immaginano un centro sinistra allargato e plurale. Noi ci proveremo, perché non immaginiamo un PD chiuso. Non è nella nostra indole e non ci piace.
La responsabilità di un centro sinistra maturo passa anche da questi momenti congressuali che devono essere molto poco formali ma pieni di contenuti.