Defr: la parola ai consiglieri regionali

I consiglieri regionali Paolo Cretier e Antonino Malacrinò commentano il Defr.

Crediamo che sia opportuno fare qualche riflessione sulla discussione sul DEFR che è avvenuta nell’ultimo Consiglio Regionale, che, come detto seppur sintetico nell’impostazione obbligata in termini di legge, è una strategia per la Valle d’Aosta indicando solo alcuni argomenti sostanziali e portatori di linee d’azione, non un dettaglio specifico di investimento futuro.
Detto tutto questo però, di positivo nel DEFR possiamo leggere alcuni dati importanti, come l’occupazione che è aumentata al 60% come a maggio 2008, malgrado eventi negativi a livello mondiale, nazionale e locale. In particolare, vanno bene il commercio e la ristorazione e anche le costruzioni, stagna l’agricoltura per ovvi motivi economici e riduzione delle aziende agricole troppo spesso screditate dall’opinione pubblica e dove è difficile invertire la tendenza nel breve periodo.
Il DEFR di inizio legislatura 2020 e il programma di Governo della Giunta Testolin, sono in continuità e sintonia con il programma della Giunta Lavevaz, e con quanto votato in tutti i DEFR di questa legislatura e con origine nel DEFR votato dal Consiglio Regionale nel 2018, consigliatura in cui il PDVDA non era presente in Consiglio Regionale. Ricordiamo che a gennaio 2020 furono votati degli emendamenti presentati da Rete Civica per dare corso agli studi propedeutici per il collegamento tra i comprensori di Cervinia e il Monte Rosa. Sul sito della regione è possibile scaricarlo e leggere e comprendere e non farsi confondere le idee da chi lo fa di proposito.
Sulla questione “Cime Bianche” molti sono espressi ma se la lingua italiana precisa e puntuale ci dice che a pagina 194 nei principali investimenti strategici che risultano prioritari in un’ottica di sviluppo dell’attività del settore, si cita “l’avvio dell’iter autorizzatorio di fattibilità tecnico- economico per il collegamento intervallivo…”.
Tutti abbiamo in mente la differenza che esiste fra iter autorizzatorio (o autorizzativo, stesso senso) e l’iter progettuale. Per chiarire cosa significhi questa dicitura è bene approfondire tecnicamente e soppesare le parole e avere le conoscenze tecniche del tema, l’approfondimento tecnico-giuridico non equivale ad avviare il progetto esecutivo.
Secondo l’art. 41 del nuovo codice degli appalti (D.lgs. 36/2023) “La progettazione in materia di lavori pubblici, si articola in due livelli di successivi approfondimenti tecnici: il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo.”
Il progetto di fattibilità tecnico-economica, quello indicato nel DEFR significa, ed elenco solo i punti più importanti:
a) individua, tra più soluzioni possibili, quella che esprime il rapporto migliore tra costi e benefici per la collettività in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire;
b) sviluppa, nel rispetto del quadro delle necessità, tutte le indagini e gli studi necessari per la definizione degli aspetti di cui al comma;
Ecco la posizione del gruppo FP_PD regionale. Nessuno ha cambiato idea, nessuno si è portato avanti se non da parte di chi vuole fare confusione a fini politici ed elettorali.

Il PD VdA si dissocia dalle parole dei Consiglieri Distort e Manfrin

Ancora una volta in Consiglio Regionale la Lega ha dimostrato un atteggiamento lontano dalla realtà. I consiglieri Distort e Manfrin hanno sostenuto nella giornata di ieri che il patriarcato “ha dato intere generazioni di uomini forti e stabili” lasciando intendere che non sia la causa dei fatti di violenza contro le donne di cui leggiamo quasi quotidianamente nella cronaca nazionale. In aula si è ricordata Giulia Cecchettin, uccisa non più di una settimana fa. Non è l’ultima vittima: dopo di lei un’altra donna è stata uccisa e un’altra ancora sfregiata con l’acido. Il Consiglio Regionale ha sottolineato la necessità di un cambio di passo, in cui a mutare deve essere prima di tutto la cultura maschilista. Questo cambiamento può avvenire solo attraverso gesti quotidiani, dall’educazione dei propri figli e figlie, per cambiare la visione della donna come una proprietà di cui disporre, “inserendo nei programmi scolastici l’educazione sessuale e all’affettività, ma anche nella divisione dei compiti in casa e quindi nella quotidianità”. Sono, queste ultime, le parole di Andrea Padovani che prosegue “la violenza maschile contro le donne, contro la quale il Consiglio ha dotato la regione di un piano programmatorio al quale bisogna continuare a dare gambe, non è un problema solo delle donne, ma è un problema di tutta la società”.

Parole come quelle dei consiglieri Distort e Manfrin stridono nell’impegnativa dell’intero Consiglio. Come Partito Democratico, come donne e uomini di questo territorio, non possiamo accettarle. E’ grave che siano state pronunciate in una sede istituzionale. Affermare che la via da inseguire sia “ritornare a educare maschi forti, ripercorrere il ruolo autentico del maschio alfa e dei suoi modelli virtuosi” è contro il modello di una società plurale, paritaria, antiviolenta e giusta. Indicano, inoltre e non possiamo non evidenziarlo, quanto il maschilismo machista sia insediato nella nostra cultura. Non possiamo congelare l’ideologia della prevaricazione e del controllo maschile come una delle possibilità di lettura, sostenendo che sia una percezione del genere femminile. Essa è da combattere perché sbagliata, senza opzioni. 

Per questo il Partito Democratico continuerà a lavorare, sostenendo il Piano triennale degli interventi contro la violenza di genere” approvato in Consiglio il 19 aprile scorso, organizzando eventi di sensibilizzazione e tenendo alta l’attenzione su questi temi. 

Non possiamo rimanere indifferenti, è un impegno e una responsabilità di tutte e di tutti. 

Lettera del Segretario: la questione di genere non può essere strumentalizzata

La differenza tra la realtà e la mistificazione dei fatti è oggettivamente complessa da capire, specialmente in un periodo in cui la comunicazione viaggia veloce.
Ciò detto sulla parità di genere vorrei smontare una narrazione per cui il PD della Valle d’Aosta è poco attento o va avanti a fasi alterne.
Due esempi semplici:
1. La parità di genere è prevista dal punto di vista statutario e regolamentare. Quando ci si danno delle regole (frutto di una profonda convinzione culturale e politica) si rispettano.
2. nella proposta di riforma di legge elettorale abbiamo proposto con convinzione il rispetto della questione di genere, senza timidezza.

Allora le polemiche pretestuose (l’ultima sulla nomina del capogruppo di PCP al comune di Aosta) rispetto alla parità di genere non riguardano il PD. Dispiace che ogni volta, per scopi politici diversi e assolutamente legittimi, si utilizzino però temi pretestuosi che invece hanno un’importanza straordinaria.

Quindi rimandiamo cortesemente le critiche al mittente, ma una breve considerazione finale la vorrei fare a nome di tutti gli uomini e le donne del PD della Valle d’Aosta. Il rispetto del genere per il PD è normato da anni ed è frutto di una consapevolezza politica e culturale e non è stato fatto per piaggeria.

Il PD politicamente sul tema è scrupoloso e attento senza tentennamenti. Non mi pare possa valere per tutti, che invece sulla parità di genere sono incerti, ondivaghi ad uso e consumo di qualche nobile decaduto. Alcune associazioni culturali questo ci raccontano. Una precisazione a cui tenevo particolarmente. Non è mai un fatto personale, ma sempre e solo a difesa della comunità del PD!

Il Partito Democratico a fianco delle donne

Il Partito Democratico della Valle d’Aosta si dissocia dalle parole emerse nel Consiglio Regionale a seguito della mozione presentata dalla consigliera Chiara Minelli.

Pur condividendo la voglia di festeggiare dei coscritti e delle coscritte della nostra regione, che ogni anno al compimento dei 18 anni si divertono e insieme vivono il passaggio alla maggiore età, non possiamo che condannare le frasi sessiste esposte sulle loro macchine decorate a festa. E’ stato detto che ci sono molti temi più importanti da affrontare in un Consiglio Regionale, noi sosteniamo che quello del rispetto di genere e delle persone lo è esattamente come molte altre questioni. Un Paese civile non può che condannare frasi rivolte alle donne come: “ti monto che ti smonto” per festeggiare i 18 anni e non può accettare che nei luoghi istituzionali queste espressioni vengano sminuite con: “scritte che possono essere classificate al massimo come goliardiche. E’ solo un attacco ai coscritti e a chi festeggia in maniera autentica le nostre storiche tradizioni”, queste le parole del consigliere della Lega, Andrea Manfrin.

Il Partito Democratico si dice stupito dalla scarsa consapevolezza dei giovani coscritti che, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, hanno dovuto eliminare le scritte. Serve una seria e importante riflessione sulla consapevolezza dei nostri giovani sull’importanza del linguaggio.

Derubricare a goliardia questioni delicate come quella del rispetto delle donne non è accettabile. Continuare a farlo non fa altro che procrastinare una questione di consapevolezza culturale che nel 2023 risulta arcaica” sono le parole del Segretario Luca Tonino. “La Consulta alle Pari Opportunità della Regione e quella del Comune di Aosta portano avanti quotidianamente un lavoro importante per far fronte al linguaggio di genere, al linguaggio non violento, nel rispetto di tutte e tutti. Le scritte e la scarsa consapevolezza della gravità delle frasi evidenziate mi rende ancora più consapevole della necessità di lavorare su questi temi nelle due consulte, come Assessora e come delegata nella Segreteria del mio partito“, incalza Clotilde Forcellati, delegata alle pari opportunità nella Segreteria del Partito Democratico. “Fare festa non vuol dire dimenticarsi il rispetto. Non sono banali frasi goliardiche, ma sono parole violente e offensive. I dati sulla violenza di genere nel nostro Paese sono elevatissimi, non possiamo sorvolare su certe affermazioni e dobbiamo condannarle. Perché il rispetto delle donne, delle persone, non può essere definito una perdita di tempo all’interno delle istituzioni e ancor peggio definirlo un modo autentico di festeggiare le tradizioni della Valle d’Aosta” conclude Cecilia Lazzarotto della Direzione Nazionale del PD.

La voce dei giovani: la sfiducia nella politica

A seguito di diverse discussioni, anche con altri movimenti politici, emerge sempre di più il distacco della nostra generazione dal mondo della politica. Ormai le istituzioni vengono viste come un qualcosa di inutile, organi incapaci di dare rappresentanza e spesso legati a giochi di nomi e poltrone. Su questo punto si potrebbe aprire un capitolo infinito di problematiche che affliggono la politica nazionale e valdostana che però vanno trattati in adeguata sede. In questa sfiducia generale ha trovato campo il populismo che al grido di “rinnoveremo la politica” ha finito per dimostrare che l’esperimento populista funziona bene in campagna elettorale ma è totalmente disastroso a livello istituzionale.

E’ una delle pagine più tristi della storia del nostro Paese quella che si sta scrivendo nell’ultimo periodo, un capitolo che ormai ogni anno si riempie di mancate occasioni per i giovani e vede crescere il numero di “se ne è già andato in cerca di qualcosa di migliore”. Bisogna voltare pagina, nella speranza che questa volta chi tiene la penna in mano e scrive, possa raccontare di un futuro migliore per questo Paese.

Noi, Partito Democratico e Giovani Democratici, più che il compito abbiamo l’obbligo di mettere il nostro totale impegno in questa causa, impegnandoci a dar vita a un nuovo modo di far politica, una politica che possa dare ai giovani lo slancio per poter cambiare, rendere i partiti luoghi di crescita e formazione per le nuove generazioni e soprattutto narrare la politica non più in modo frontale e formale ma cercare ogni volta di poter essere più vicino ai giovani per farli sentire parte di qualcosa, di un cambiamento. Noi GD ci siamo, qualsiasi sia la vostra idea per realizzare tutto questo, non esitate a contattarci e confrontarvi con noi.

(Giovani Democratici Valle d’Aosta)

Il PD Valle d’Aosta andrà a Roma sabato 11 novembre 2023

Il Partito Democratico della Valle d’Aosta sarà presente alla manifestazione organizzata per l’11 novembre 2023 in Piazza del Popolo a Roma.

I tagli del Governo alla sanità pubblica, all’istruzione, alla ricerca, l’aumento (di nuovo) dell’IVA al 10% per i prodotti sanitari femminili e dell’infanzia, una scarsa attenzione alle donne e alle famiglie, i tagli di 350 milioni alla disabilità… sono solo alcuni degli elementi che vogliamo contestare in Piazza tutti insieme il prossimo 11 novembre. Ritornare a riempire le piazze, a parlare con cittadine e cittadini, è un compito che si è preso la nuova Segreteria del Partito. Adesso è il momento di dare il proprio contributo, di condividere le battaglie per il futuro del nostro Paese. Ognuno di noi può essere protagonista e far sentire la propria voce è oggi più che mai necessario, per evitare una deriva drammatica dei diritti delle italiane e degli italiani.

Invitiamo quindi le valdostane e i valdostani ad unirsi a noi. Chi volesse aderire alla manifestazione può scrivere una e-mail a pdemocraticovda@gmail.com indicando la volontà di partecipare alla manifestazione.

Indicazioni di massima per il viaggio: partenza da Aosta con autobus dedicato alle h.4.30 circa, fermate intermedie (Nus, Chatillon, Verrès, Pont-Saint-Martin), h.6.30 circa partenza da Torino con treno ad alta velocità insieme ai compagni e alle compagne del PD Piemonte.

Le dichiarazioni dei/delle referenti nazionali.

Israele e Palestina: le dichiarazioni della Segretaria Elly Schlein

Sono settimane drammatiche, quelle vissute dai civili in Medioriente. A seguito dell’attacco terroristico di Hamas, la situazione tra Israeliani e Palestinesi è drammaticamente proseguita con un aumento di orrori. Il Partito Democratico non può che essere preoccupato e invita tutte le forze politiche e istituzionali, nazionali e internazionali, ad operare per arrivare ad un accordo che consenta allo Stato di Israele e allo Stato di Palestina di poter esistere e coesistere in PACE.

La preoccupazione del PD è fortissima su quello che sta accadendo in medio oriente. Sin da sabato 7 ottobre abbiamo assunto una posizione di netta, dura e ferma condanna degli attacchi terroristici di Hamas che si sono verificati con violenza efferata nei confronti dei civili israeliani. Non è un caso, è stata una scelta deliberata che ha chiarito, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la vera natura di Hamas: un’entità terroristica che ha in sprezzo la vita. Questo è ciò che è accaduto”. Così la Segretaria dem, Elly Schlein in un’intervista su Il Foglio. (…) Ci siamo espressi nel dibattito parlamentare, chiarendo però anche un altro punto: oggi è il momento della politica e di provare a fare ogni sforzo per isolare Hamas nel popolo palestinese e nel mondo arabo. Non è un mistero che una delle ragioni per cui c’è stata questa efferata violenza è perché c’era un dialogo avviato tra Israele e altri paesi del mondo arabo. Non dobbiamo fare l’errore di avallare qualsiasi equazione fra Hamas e il popolo palestinese (articolo completo).

 

Comune di Aosta: pari opportunità e diritti

Comune di AostaLa Consulta comunale per le pari opportunità e la non discriminazione, voluta fortemente dalla nostra Assessora Titti Forcellati e istituita nel novembre 2021 con delibera di Consiglio comunale, ha presentato la seconda rassegna di Miroir nella giornata di giovedì 5 ottobre 2023.

È un passo importante. Segna un percorso di crescita per tutte le componenti della Consulta e che vede nel confronto con la neo- nata Consulta regionale pari opportunità un aspetto fondamentale. Creare legami e momenti, nonché riflessioni da fare insieme. Un noi che coinvolge donne e uomini” spiega Forcellati. La rassegna, patrocinata dal Celva, si è arrichita e ha focalizzato l’accento sulle donne e la parità di genere. Sono stati coinvolti gli Ordini degli avvocati, dei giornalisti, entrambi con crediti formativi, e degli psicologi, CSV e Coldiretti. Il tema della parità di genere verrà affrontato con chiavi di lettura diverse, un lavoro sinergico tra i componenti della Consulta, composta da forze di maggioranza e minoranza, nonché dalle associazioni e da alcuni Ordini professionali.

La rassegna sarà inaugurata il 10 ottobre alle h.10.00 al Mercato coperto di piazza Cavalieri di Vittorio Veneto con una mostra degli studenti e delle studentesse del liceo Artistico di Aosta, che verrà allestita nel luogo dove le persone vanno a fare la spesa. “Sono quadri molto belli, immediati. Parlano della violenza contro le donne. Parlare con le nuove generazioni per comprendere come loro vedono e percepiscono il tema” spiega ancora Forcellati (la mostra sarà visibile fino al 28 ottobre 2023).

Il secondo evento si svolgerà il 15 ottobre alle h.21.00 alla biblioteca comunale Ida Désandré. Si tratta di uno spettacolo teatrale con Claudio Calì, “Comunico dunque sono? La comunicazione e il sessismo”.

Il terzo appuntamento è un laboratorio di danza contemporanea con metodo Danceability per persone con disabilità e non, che si svolgerà il 27 ottobre alle h.18.00 al CSV in via Xavier de Maistre.

La conferenza dal titolo “La convenzione di Istanbul: il cammino della protezione delle donne dalle violenze e discriminazioni” si terrà l’8 novembre alle h.17.30 presso la sala conferenze della BCC in piazza Arco d’Augusto.

La rassegna si concluderà il 18 novembre alle h.21.00 con Alice Basso, scrittrice e musicista, che porterà sul palco della biblioteca comunale Ida Désandré il recital di storie fino ad oggi miscosconosciute di donne-pirata realmente esistite: “Piratesse”.

Ciao Fabio

Ci ha lasciati un amico, un collega, un uomo che come noi amava la politica.

Fabio Protasoni era al nostro fianco in consiglio comunale e non solo. Prima presidente del PD Valle d’Aosta, poi l’attivismo in Impegno Civico, negli ultimi anni Rete Civica era la sua casa politica.

Esprimiamo vicinanza alla piccola Bianca, alla moglie Nathalie, al figlio Paolo, a tutta la famiglia e agli amici.

Tutte e tutti noi non perdiamo solo un politico, un capogruppo, ma un amico. Perdiamo una persona che credeva nei valori della giustizia sociale e della solidarietà.

Ciao Fabio, grazie per tutto ciò che ci hai insegnato

Consiglio Regionale: interventi economici di sostegno e promozione sociale

Mercoledì 27 settembre 2023 il Consiglio Valle ha approvato il progetto di legge che modifica il Testo unico in materia di interventi economici di sostegno e promozione sociale (legge regionale n. 23/2010). Dopo 13 anni di attesa, si è giunti all’aggiornamento della legge. Un lavoro importante che migliora molti aspetti della vita quotidiana di cittadini e cittadine. 

Una modifica che ha visto favorevoli 33 consiglieri (forze di maggioranza e minoranza) e 2 astensioni. Un rammarico per la mancata unanimità, si poteva fare di meglio come sottolineato da chi si è astenuto, siamo convinti che tutto sia migliorabile, però è necessario non arenarsi e lavorare per migliorare giorno dopo giorno la vita di tutti. Esprimiamo, come l’Assessore di Stella Alpina Carlo Marzi, grande soddisfazione per il risultato ottenuto. Restiamo ancora una volta stupiti del risultato della votazione.

Cosa comportano, in sintesi, le modifiche apportate:

  • Avere un quadro normativo stabile e adeguato alle nuove necessità, in grado di garantire disposizioni chiare, di facile lettura e di immediata interpretazione;
  • È prevista la possibilità di riconoscere un assegno di cura per affidamenti anche in caso di affidamento familiare a tempo parziale e anche alle famiglie affidatarie di giovani compresi tra i 18 e i 21 anni, per i quali nella minore età fosse stata disposta una presa in carico dei servizi sociosanitari regionali e per i quali sia valutata la necessità di permanenza presso la famiglia affidataria. 
  • Per quanto riguarda i voucher per la frequenza di collegi e convitti oltre che dei servizi di doposcuola, viene introdotta la possibilità di presentare domande anche per i minori profughi di guerra domiciliati stabilmente in Valle. 
  • Viene introdotto il riconoscimento di un contributo economico a sostegno dell’autonomia delle donne vittime di violenza per supportarle nei percorsi di autonomia ed emancipazione. 
  • Sono previsti assegni di cura al fine di garantire un sostegno alla domiciliarità, per le persone anziane (pari o superiori a 65 anni), così come è ammessa l’erogazione di assegni anche in favore di minori qualora siano in possesso della certificazione attestante l’handicap in situazione di gravità. 
  • Viene previsto l’accesso ai contributi per il pagamento delle sole rette inerenti alla permanenza presso strutture socioassistenziali, sociosanitarie e riabilitative private, così come l’accesso al voucher per l’acquisto di servizi privati al fine di migliorare la qualità della vita delle persone con handicap grave.
  • È introdotto un articolo che disciplina l’erogazione di contributi a favore di persone con disabilità gravissima o affette da sindrome laterale amiotrofica (SLA), per le spese connesse all’assunzione diretta di uno o più assistenti personali, o, in alternativa, di un contributo mensile per il caregiver familiare. 
  • È estesa a favore dei residenti con disabilità grave, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, la concessione di contributi per il servizio di assistenza alla vita indipendente mediante l’assunzione di uno o più assistenti personali, attualmente riservata alle persone con disabilità fisica o sensoriale.