Consiglio Comunale Aosta: bilancio previsionale 2024-2026

A livello nazionale le aspettative di crescita economica sono risultate ben inferiori alle attese. Le politiche nazionali messe in campo dal governo, l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE e l’inflazione generalizzata, hanno inciso sugli investimenti ma anche sulle scelte di risparmio e sui consumi delle famiglie.
In questa fase di incertezza la realizzazione di tutti i progetti del PNRR deve assumere un ruolo centrale nella strategia di crescita a livello macroeconomico.
In questi giorni il Consiglio comunale di Aosta sta discutendo il bilancio di previsione ed il documento unico di programmazione (DUP) per il triennio 2024/2026. I documenti programmatici che caratterizzano l’ente e che contengono gli indirizzi e gli obiettivi strategici per la città con le opportune coperture finanziarie.
Se da un lato si mantiene inalterata la pressione fiscale a carico dei cittadini aostani, dall’altro lato si vuole garantire la massima attenzione agli ultimi, e ancora, da un altro lato si vuole proseguire e terminare tutti
quegli investimenti che vogliono restituire Aosta come una città sostenibile, turistica, rinnovata, sociale e a totale misura del cittadino e dei suoi visitatori.
L’esercizio finanziario 2024, al netto delle partite di giro, pareggia sulla cifra quasi 86 milioni di euro, di questi, 20 milioni sono destinati agli investimenti.

Giovani Democratici: rapporto di fiducia eletti ed elettori

La legislatura che sta finendo, tra poco più di un anno finirà (nel 2025).

«Votavo comunista e avevo fiducia in Enrico Berlinguer. Non sto dicendo che fosse perfetto, sto dicendo che mi fidavo».
A pronunciare queste parole fu Lucio Dalla in un’intervista nel 1997. L’espressione “mi fidavo di lui” fa capire come i simboli e gli ideali che presentiamo sulla scheda elettorale, siano poi sovrastati dalla personalità e le capacità di chi li professa.
Anche nel quotidiano sentiamo parlare di “Voto il partito della Schlein” o “Voto il partito della Meloni”, come se fosse un voto più per la persona che per il partito.
Sempre restando in tema di fiducia, colei che fa da collante tra eletti ed elettori e capace di mantere in piedi governi, il punto cardine delle elezioni amministrative é proprio la possibilità di poter esprimere una o più preferenze nella lista che si vuole votare, ciò rendere ancora più concreto il discorso di dover fidarsi di qualcuno ancor prima del simbolo scelto.
“Fidarsi é bene, ma non fidarsi é meglio” tutti almeno una ci siamo scontrati con questo proverbio, ma se dovessi darvi una risposta vi direi che far delegare a qualcun’altro è molto peggio.
Ed ecco qua alle porte il momento di dover tirare le somme e guardarsi indietro vedendo ciò che si è fatto chiedendosi: “chi si fiderà di noi?”
É con questa premessa che voglio augurarvi un buon 2024, un anno che con tutta probabilità sarà molto dispendioso ed insidioso, vi sarà la nuova legge elettorale sul tavolo e le varie squadre inizieranno a formarsi, forse il 2025 sembra ancora lontano ma sono sicuro che al mattino seguente alle elezioni europee, che cadranno a metà anno, molti inizieranno ad aver chiaro quanto sta per arrivare.
Se è vero come diceva Dalla che l’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io credo che tutti per il 2025 si stiano già preparando, ma questa non è una novità.

Dimensionamento scolastico: scelta strategica in Valle d’Aosta

Se a livello nazionale il mondo della scuola ha innescato la protesta legata al dimensionamento scolastico, in Valle d’Aosta arriva il plauso anche dai sindacati. Molte regioni italiane, infatti, perderanno molte scuole e le autonomie scolastiche, in Emilia-Romagna 20 scuole in meno, Sicilia ben 95, non mancheranno problemi in Toscana, nel Lazio, in Campania, Veneto, Liguria… Il Ministro Valditara sostiene di migliorare l’organizzazione e di limitare le reggenze nelle dirigenze, ma chi lavora nel mondo scuola sa che questo causerà una grave perdita di posti di lavoro, la mancanza di scuole in territori piccoli e periferici, e l’aumento del numero di alunni nei plessi attivi.

In Valle d’Aosta si è deciso di operare diversamente, consentendo anche alle nostre scuole di montagna di sopravvivere. La popolazione di montagna è ben a conoscenza del problema del calo demografico nella nostra regione e dello spopolamento delle aree montane, ma la mancanza di scuole non farebbe che aggravare il problema. Così i nostri plessi, grazie anche al nostro Assessore Guichardaz, resisteranno e non verrà fatto alcun accorpamento per il triennio 2024/2027. Se nel resto d’Italia scompariranno molte autonomie scolastiche, in Valle d’Aosta ne nascerà una nuova, il CRIA (Centro Regionale per l’Istruzione per Adulti), scuola serale che troverà una suo identità dall’a.s. 2024/2025 con un suo Dirigente.

Ancora una volta possiamo dimostrare che le destre non sono attente al mondo della scuola, a differenza delle forze di sinistra.

Lettera del Segretario: la questione di genere non può essere strumentalizzata

La differenza tra la realtà e la mistificazione dei fatti è oggettivamente complessa da capire, specialmente in un periodo in cui la comunicazione viaggia veloce.
Ciò detto sulla parità di genere vorrei smontare una narrazione per cui il PD della Valle d’Aosta è poco attento o va avanti a fasi alterne.
Due esempi semplici:
1. La parità di genere è prevista dal punto di vista statutario e regolamentare. Quando ci si danno delle regole (frutto di una profonda convinzione culturale e politica) si rispettano.
2. nella proposta di riforma di legge elettorale abbiamo proposto con convinzione il rispetto della questione di genere, senza timidezza.

Allora le polemiche pretestuose (l’ultima sulla nomina del capogruppo di PCP al comune di Aosta) rispetto alla parità di genere non riguardano il PD. Dispiace che ogni volta, per scopi politici diversi e assolutamente legittimi, si utilizzino però temi pretestuosi che invece hanno un’importanza straordinaria.

Quindi rimandiamo cortesemente le critiche al mittente, ma una breve considerazione finale la vorrei fare a nome di tutti gli uomini e le donne del PD della Valle d’Aosta. Il rispetto del genere per il PD è normato da anni ed è frutto di una consapevolezza politica e culturale e non è stato fatto per piaggeria.

Il PD politicamente sul tema è scrupoloso e attento senza tentennamenti. Non mi pare possa valere per tutti, che invece sulla parità di genere sono incerti, ondivaghi ad uso e consumo di qualche nobile decaduto. Alcune associazioni culturali questo ci raccontano. Una precisazione a cui tenevo particolarmente. Non è mai un fatto personale, ma sempre e solo a difesa della comunità del PD!

Il Partito Democratico a fianco delle donne

Il Partito Democratico della Valle d’Aosta si dissocia dalle parole emerse nel Consiglio Regionale a seguito della mozione presentata dalla consigliera Chiara Minelli.

Pur condividendo la voglia di festeggiare dei coscritti e delle coscritte della nostra regione, che ogni anno al compimento dei 18 anni si divertono e insieme vivono il passaggio alla maggiore età, non possiamo che condannare le frasi sessiste esposte sulle loro macchine decorate a festa. E’ stato detto che ci sono molti temi più importanti da affrontare in un Consiglio Regionale, noi sosteniamo che quello del rispetto di genere e delle persone lo è esattamente come molte altre questioni. Un Paese civile non può che condannare frasi rivolte alle donne come: “ti monto che ti smonto” per festeggiare i 18 anni e non può accettare che nei luoghi istituzionali queste espressioni vengano sminuite con: “scritte che possono essere classificate al massimo come goliardiche. E’ solo un attacco ai coscritti e a chi festeggia in maniera autentica le nostre storiche tradizioni”, queste le parole del consigliere della Lega, Andrea Manfrin.

Il Partito Democratico si dice stupito dalla scarsa consapevolezza dei giovani coscritti che, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, hanno dovuto eliminare le scritte. Serve una seria e importante riflessione sulla consapevolezza dei nostri giovani sull’importanza del linguaggio.

Derubricare a goliardia questioni delicate come quella del rispetto delle donne non è accettabile. Continuare a farlo non fa altro che procrastinare una questione di consapevolezza culturale che nel 2023 risulta arcaica” sono le parole del Segretario Luca Tonino. “La Consulta alle Pari Opportunità della Regione e quella del Comune di Aosta portano avanti quotidianamente un lavoro importante per far fronte al linguaggio di genere, al linguaggio non violento, nel rispetto di tutte e tutti. Le scritte e la scarsa consapevolezza della gravità delle frasi evidenziate mi rende ancora più consapevole della necessità di lavorare su questi temi nelle due consulte, come Assessora e come delegata nella Segreteria del mio partito“, incalza Clotilde Forcellati, delegata alle pari opportunità nella Segreteria del Partito Democratico. “Fare festa non vuol dire dimenticarsi il rispetto. Non sono banali frasi goliardiche, ma sono parole violente e offensive. I dati sulla violenza di genere nel nostro Paese sono elevatissimi, non possiamo sorvolare su certe affermazioni e dobbiamo condannarle. Perché il rispetto delle donne, delle persone, non può essere definito una perdita di tempo all’interno delle istituzioni e ancor peggio definirlo un modo autentico di festeggiare le tradizioni della Valle d’Aosta” conclude Cecilia Lazzarotto della Direzione Nazionale del PD.

Il PD Valle d’Aosta andrà a Roma sabato 11 novembre 2023

Il Partito Democratico della Valle d’Aosta sarà presente alla manifestazione organizzata per l’11 novembre 2023 in Piazza del Popolo a Roma.

I tagli del Governo alla sanità pubblica, all’istruzione, alla ricerca, l’aumento (di nuovo) dell’IVA al 10% per i prodotti sanitari femminili e dell’infanzia, una scarsa attenzione alle donne e alle famiglie, i tagli di 350 milioni alla disabilità… sono solo alcuni degli elementi che vogliamo contestare in Piazza tutti insieme il prossimo 11 novembre. Ritornare a riempire le piazze, a parlare con cittadine e cittadini, è un compito che si è preso la nuova Segreteria del Partito. Adesso è il momento di dare il proprio contributo, di condividere le battaglie per il futuro del nostro Paese. Ognuno di noi può essere protagonista e far sentire la propria voce è oggi più che mai necessario, per evitare una deriva drammatica dei diritti delle italiane e degli italiani.

Invitiamo quindi le valdostane e i valdostani ad unirsi a noi. Chi volesse aderire alla manifestazione può scrivere una e-mail a pdemocraticovda@gmail.com indicando la volontà di partecipare alla manifestazione.

Indicazioni di massima per il viaggio: partenza da Aosta con autobus dedicato alle h.4.30 circa, fermate intermedie (Nus, Chatillon, Verrès, Pont-Saint-Martin), h.6.30 circa partenza da Torino con treno ad alta velocità insieme ai compagni e alle compagne del PD Piemonte.

Le dichiarazioni dei/delle referenti nazionali.

Festa dell’Unità 2023 Valle d’Aosta: il programma completo

Dopo 10 anni torna in Valle d’Aosta la Festa dell’Unità il 15-16-17 settembre presso il ristorante Intrecci di Aosta in via Binel. Abbiamo fatto un grande lavoro per poter far ripartire una Festa che molti hanno nei propri ricordi e che purtroppo i giovani non hanno mai vissuto.

Ad inaugurare la Festa ci sarà la Segretaria Nazionale Elly Schlein. Saranno presenti l’On. Mauro BerrutoBrando Benifei, capodelegazione PD al Parlamento Europeo, e la Vice Presidente Chiara Gribaudo. Sarà con noi anche la co-presidente di Volt Italia Eliana Canavesio.

Si inizia venerdì 15 settembre alle 17.00 con un dibattito molto attuale “PNRR e comuni“. Ne parleremo con Gianni Nuti, sindaco di Aosta, Matteo Chiantore, sindaco di Ivrea, Vilma Gaillard, segretaria CGIL VdA, Clotilde Forcellati, assessora del Comune di Aosta.
Modera: Cecilia Lazzarotto (commissione PNRR Comune di Aosta).

Alle h.18.30 è previsto l’intervento della Segretaria Elly Schlein, con lei sarà presente anche l’On.Mauro Berruto. 

A seguire la cena (è gradita la prenotazione) e il concerto di Elisa Neve, giovane cantautrice valdostana.

Sabato 16 settembre alle h.17.00 parleremo di “Scuola e università” con Jean-Pierre Guichardaz, Assessore regionale, Simona D’Agostino CGIL scuola, Alessia Demé CISL scuola.
Modera: Sofia Colombini (segretaria Giovani Democratici).

Alle 18.30 parleremo di “Europa e futuro” con Brando Benifei, Europarlamentare PD, Eliana Canavesio, co-presidente di Volt Italia, Sara Timpano, funzionaria ed esperta in fondi europei. Modera: Fulvio Centoz

La serata proseguirà con un apericena (è gradita la prenotazione) e il concerto dei TNT che ci proporranno musiche anni ’70-’80-’90.

Domenica 17 settembre alle 10.30 ci sarà un’assemblea regionale aperta con Chiara Gribaudo, vice presidente del PD, che torna in Valle d’Aosta per parlarci di salario minimo e parità di genere. Con lei interverranno il Segretario regionale Luca Tonino, Paolo Cretier, capogruppo Consiglio Regionale, Cecilia Lazzarotto, direzione nazionale.

Seguiranno storie raccontate e cantate di Bobo Pernettaz e Roberto Contardo.
La Festa dell’Unità 2023 si concluderà con un pranzo conviviale (è necessaria la prenotazione).

Le prenotazioni per i pasti potranno essere fatte inviando una e-mail a pdemocraticovda@gmail.com, specificando allergie ed intolleranze entro l’11 settembre.

Regione Valle d’Aosta: più fondi per la disabilità nelle scuole

Dopo la buona notizia relativa al Bonus 500 che verrà erogato ai/lle docenti precari della Valle d’Aosta, ecco che dall’Assessorato ai beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali e da tutta la Giunta regionale arriva un’altra bella notizia per le scuole secondarie di secondo grado.

Da anni leggiamo di quanto sia necessario incrementare i fondi per la disabilità nelle scuole italiane, purtroppo non sempre si sono visti cambiamenti se non minimi. L’attuale maggioranza autonomista-progressista, invece, è passata dalle parole ai fatti. Ѐ stato incrementato in modo significativo il monte ore che consentirà di erogare un servizio di maggiore qualità agli alunni e alle alunne con disabilità in situazione di gravità. Si tratta di un investimento importante e necessario, perché consente un’istruzione inclusiva e accessibile ai/alle giovani della nostra regione.
Il Partito Democratico vuole sottolineare come questo consenta anche di lavorare con ragazzi in una fascia di età non più in obbligo scolastico, che consente una maggiore attenzione ai ragazzi ma anche alle famiglie. Il percorso scolastico delle persone con disabilità consente anche di lavorare sul loro futuro, incrementando le occasioni di relazioni tra pari e di attività extra-scolastiche.

Nei prossimi giorni faremo un approfondimento nel merito, fornendovi i dati specifici.