Ciao compagno Biagio!

Biagio Fresi PDCaro Biagio,

Facciamo fatica a trovare le parole e le forze per provare ad accettare la notizia. Hai lasciato un vuoto immenso in tutte e tutti noi.

Ricevere questa notizia ci ha disorientati, lasciati senza parole.

La tua presenza costante e attenta, sempre, anche quando la malattia ti toglieva le energie. Per noi, per il Partito c’eri sempre.

Con te se ne va un pezzo di storia del Partito, ma per noi ci lascia soprattutto un amico sempre pronto a sorridere e a lottare per una società più giusta!

Ciao compagno Biagio!

Tutto il Partito Democratico si stringe intorno al dolore della famiglia

Il PD VdA condanna le parole omofobe del consigliere Manfrin

PrideCondanniamo e continueremo a condannare le parole omofobe e sessiste del consigliere della Lega Andrea Manfrin.

Dopo l’elogio alle frasi che esaltano un linguaggio violento e di sottomissione sessuale delle donne utilizzate dai coscritti per festeggiare, goliardicamente secondo Manfrin, il passaggio alla maggiore età, ecco che iniziano post e frasi omofobe nei confronti della comunità lgbtqia+ che ha annunciato le settimane del Pride.

Riportiamo di seguito il virgolettato:

“Immagina di essere il piddino medio che non trova nulla di male anzi incoraggia parate di persone poco vestite che distribuiscono preservativi ai minori, che finanziano eventi a corollario in cui si vendono gingilli di plastica per pratiche erotiche, che promuovono la lettura di fiabe ai bambini da parte di trans e poi saltano su, inorriditi, quando i coscritti celebrano la loro festa in maniera goliardica. Sapere che c’è? Che nessuno mi chiuderà la bocca, l’ho detto e lo ripeto, viva i coscritti!”

Caro consigliere Manfrin, il Partito Democratico sostiene fermamente il Pride cittadino ogni anno e continuerà a farlo. Ogni Pride italiano, europeo, mondiale è sostenuto dal Partito Democratico. Non sono sicuramente i suoi insulti o le sue dichiarazioni a convincere la popolazione del fatto che la comunità lgbtqia+ abbia meno diritti delle altre persone. Noi “piddini”, come ama definirci, continueremo a lottare per i diritti di tuttə, nessuno escluso. La sua limitata visione del mondo, la sua scarsa consapevolezza che il nostro Paese non mette sullo stesso piano le persone, è sintomo di ignoranza. Nel senso che ignora la realtà, la realtà del nostro Paese. Persone picchiate, uccise, derise, bullizzate, discriminate, solo per il proprio orientamento sessuale. Caro consigliere Manfrin, esca dalla sua bolla di odio e provi a guardare in faccia la vita vera, scoprirà meravigliosi arcobaleni che colorano e avvolgono il mondo.

Comunicato stampa: PD VdA condanna le parole del consigliere Manfrin

Come Partito Democratico esprimiamo indignazione e sconcerto per le parole espresse dal consigliere regionale Andrea Manfrin. Un rappresentante delle istituzioni non può avallare un linguaggio sessista e violento. Non possiamo accettare le parole utilizzate dal consigliere della Lega, che ledono la libertà e i diritti di ogni donna.

Le parole che compaiono sulle macchine di coloro che festeggiano i coscritti sono oscene e non degne di un Paese civile, è passato un anno dall’ultima volta e purtroppo non è cambiato nulla! Questo dimostra che serve più che mai un lavoro importante da fare con le nuove generazioni e le loro famiglie. L’educazione all’affettività nelle scuole può essere un punto di partenza, ma si deve iniziare e si deve iniziare subito.

“Anche come Donne Democratiche non possiamo che essere indignate dalle parole espresse dal consigliere Manfrin sui social. Auspichiamo che questi fatti non si replichino più, perché la dignità delle donne non può essere lesa in questo modo, soprattutto da parte dei rappresentanti delle Istituzioni” dichiarano Clotilde Forcellati e Lorella Verrastro, delegata nazionale e portavoce per la Valle d’Aosta nella Conferenza delle Donne Democratiche.

Lettera del Segretario: il Presidente Mattarella torna in Valle d’Aosta

La visita ad Aosta del Presidente Mattarella nella giornata del 7 settembre è un momento importante per questa Regione, e noi caro Presidente la aspettiamo a braccia aperte.
La giornata prevede 2 momenti distinti.
Il primo al teatro Splendor alle ore 11.30. L’evento organizzato nell’ambito delle celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della resistenza, della liberazione e dell’autonomia, ricorderà la promulgazione dei decreti legislativi luogotenenziali del 7 settembre 1945 che pongono le basi dell’autonomia della Valle d’Aosta. Un riconoscimento importante per la nostra Valle in un momento in cui il dibattito politico immagina autonomie raffazzonate e divise per il Paese. L’esatto contrario di un’idea federalista che tiene conto di una tenuta complessiva di tutti i territori.
Il Presidente della Repubblica si trasferirà poi nella nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta per assistere alla lectio magistralis del prof. Éric Carpano, docente di diritto pubblico presso l’Università Jean Moulin di Lione e alla presentazione dell’edificio.
Un momento importante, non solo per l’inaugurazione della nuova sede dell’Univda ma per le prospettive dell’ateneo valdostano e per le prospettive di questa Regione. Un altro passo in avanti sul tema della formazione e delle risposte ai giovani di questa regione e di chi arriverà da fuori valle per frequentare l’Univda.
Nel Jardin de l’Autonomie, area antistante la nuova università verrà installato un maxi schermo a disposizione della cittadinanza da cui sarà trasmessa la diretta, realizzata da Rai Quirinale, delle cerimonie che si svolgeranno nel teatro Splendor e nella sede dell’Università.
Sarà dunque un bel sabato per tutti i valdostani e per gli aostani, che il 7 di settembre festeggiano il patrono della città e dell’intera diocesi della Valle d’Aosta, alla presenza del Presidente della Repubblica, vero punto di riferimento per questa paese e baluardo antifascista di democrazia e libertà.

Estate militante: raccolta firme

L’estate militante ci ha visti impegnati soprattutto nel mese di agosto.  La raccolta firme per la proposta di legge sul salario minimo ha raccolto in Valle d’Aosta l’attenzione di molti giovani, che sentono il tema particolarmente vicino. Questo a dimostrazione che il nostro Paese ha necessità di avere una equa e giusta retribuzione. Ai banchetti fatti in piazza non sono mancati I pensionati, che vogliono lottare insieme a noi per il futuro dei giovani e del Paese.

La raccolta firme per il referendum contro l’autonomia differenziata ci ha visti impegnati a fianco delle altre forze politiche di sinistra e ai sindacati. Una battaglia comune per abolire una legge che ha un unico obiettivo: dividere il Paese. Per la nostra regione, non si tratta solo di questo, ma significa perdere il senso della nostra autonomia speciale e la storia che l’ha fatta nascere.

La raccolta firme proseguirà anche nel mese di settembre ad Aosta in Place des Franchises il 21 e 22 settembre dalle 15.30 alle 19.00. Altre date verranno aggiunte nei prossimi giorni.L’estate militante ci ha visti impegnati soprattutto nel mese di agosto.  La raccolta firme per la proposta di legge sul salario minimo ha raccolto in Valle d’Aosta l’attenzione di molti giovani, che sentono il tema particolarmente vicino. Questo a dimostrazione che il nostro Paese ha necessità di avere una equa e giusta retribuzione. Ai banchetti fatti in piazza non sono mancati I pensionati, che vogliono lottare insieme a noi per il futuro dei giovani e del Paese. 

La raccolta firme per il referendum contro l’autonomia differenziata ci ha visti impegnati a fianco delle altre forze politiche di sinistra e ai sindacati. Una battaglia comune per abolire una legge che ha un unico obiettivo: dividere il Paese. Per la nostra regione, non si tratta solo di questo, ma significa perdere il senso della nostra autonomia speciale e la storia che l’ha fatta nascere.

La raccolta firme proseguirà nel mese di settembre ad Aosta in Place des Franchises il 21 e 22 settembre dalle 15.30 alle 19.00. Altre date verranno aggiunte nei prossimi giorni.

Festa Nazionale dell’Unità a Reggio Emilia

La Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, inaugurata lo scorso 23 agosto, ha ancora un ricco calendario di appuntamenti. La Festa si chiuderà domenica 8 settembre insieme alla Segretaria Elly Schlein (programma completo).

Tra i molti interventi dei primi giorni vorremmo segnalarne due in particolare:

Le aree interne: aree dimenticate o spina dorsale del Paese? che potete rivedere al seguente link: https://m.youtube.com/watch?time_continue=7&v=DTJpMomm8iM&embeds_referring_euri=https%3A%2F%2Fpartitodemocratico.it%2F&source_ve_path=Mjg2NjMsMjg2NjY

Fidiamoci di noi. La partecipazione democratica delle donne e il diritto alla felicità che potete rivedere al seguente link: https://m.youtube.com/watch?v=IQkngqc7euk&embeds_referring_euri=https%3A%2F%2Fpartitodemocratico.it%2F&source_ve_path=Mjg2NjMsMjg2NjY

Sofia Colombini: tre anni alla guida dei Giovani Democratici VdA

Tre anni sono già passati da quando, insieme a due amici (Davide e Luca, che ringrazio), abbiamo deciso nel luglio del 2021 di ricostituire i Giovani Democratici in Valle d’Aosta.

Il percorso di (ri)nascita del gruppo è stato sicuramente tortuoso, ma la nostra determinazione nel volere provare a fare Politica superava qualsiasi difficoltà.

Il 30 luglio del 2021 ero stata eletta Segretaria Regionale dei GD della Valle d’Aosta, il 30 luglio 2024 è scaduto il mio mandato e ho deciso di non ricandidarmi.

Ho preso questa decisione in quanto questi tre anni mi hanno insegnato, più di ogni altra cosa, che combattere per delle battaglie di civiltà richiede tempo, entusiasmo, determinazione e lavoro di squadra. Per fare politica, a qualsiasi livello, ci vuole anche la capacità di sapere fare un passo indietro e lasciare il posto ad altri, altre persone che impiegheranno il loro tempo, il loro entusiasmo e la loro determinazione nel creare nuovi progetti futuri.

Di questi tre anni ricorderò sempre con affetto le tante riunioni, i lunedì sera passati con la Segreteria del Partito, ma anche le battaglie che abbiamo portato avanti come giovani. Quello a cui ripenserò con maggiore entusiasmo è sicuramente la capacità che abbiamo avuto di dialogare e collaborare con le altre forze politiche giovanili: l’esempio lampante è il comunicato congiunto (tra GD, Jeunesse Valdôtaine e il gruppo giovani di Azione) che auspicava, per le Elezioni Politiche del 2022, la creazione di un progetto comune, un “campo largo”. Disegno politico che è stato poi recepito anche dai diversi partiti politici e realizzato.

E proprio di “campo largo” che oggi si parla, anche a livello Nazionale, ed è proprio da questo che auspico che le forze politiche autonomiste e progressiste valdostane possano creare un progetto comune per le prossime elezioni, aperto al dialogo e alla collaborazione, senza porre veti aprioristici.

Giulio Fiou: il ricordo del Segretario Luca Tonino

Caro Giulio,

grazie per l’impegno giornaliero e sincero che hai speso per la comunità valdostana. È oggettivamente complesso scrivere in poche righe l’impegno nel Sindacato, nel Partito e nelle Istituzioni

Prima la CGIL, poi dal 1990 al 1992 il consiglio comunale di Aosta, con l’esperienza di Sindaco fino al 1995.

L’elezione nel 1998 in consiglio regionale, dove sei stato per due legislature nel gruppo Gauche Valdôtaine -Democratici di Sinistra, fino al 2008.

In tutto quel lasso di tempo l’impegno nel Partito, partendo dal PCI, dopo dei DS, i Democratici di sinistra e infine il PD.

Non è stato un percorso sempre semplice, perché dietro i modi gentili e pacati c’era una risolutezza di fondo rispetto alla collocazione del Partito e dei temi. Ma fa parte di chi sta in una comunità non a prescindere ma ci sta con le sue idee e per quelle idee lavora. Questo era forse il tuo tratto principale. Difendere il tuo pensiero che metteva assieme un profondo radicamento nella tua terra, ma la capacità di guardare anche oltre questa nostra regione e immaginare un futuro migliore per tutti. La tua valdostanità non ero un vincolo ma era uno strumento per capire meglio. Partire da una piccola realtà per aprirsi al mondo.

È questa un’intelligenza non comune che tutti noi ti abbiamo riconosciuto e che ci mancherà molto. Oggi possiamo tranquillamente dire che se ne va un pezzo della storia della sinistra valdostana.

Gioco d’azzardo, il punto con Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso

Venerdi 19 luglio l”“Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso”, istituito presso il Consiglio Valle nel 2022 per supportare l’attività di contrasto alle mafie e di promozione della cultura della legalita, ha organizzato un incontro per parlare di gioco d’azzardo.

Facendo seguito al piano triennale deliberato dalla Giunta due anni fa per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico, è stata presentata da Claudio Forleo, responsabile dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico e componente del Comitato tecnico dell’Osservatorio regionale antimafia, la relazione conclusiva della Commissione parlamentare antimafia che ha focalizzato analisi e considerazioni sul gioco nelle sue varie forme, legali e non. Alla serata hanno partecipato anche Bruno Trentin, Presidente dell’associazione Miripiglio Sos gioco d’azzardo, il Presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin e il Presidente del Consiglio del Comune di Aosta Luca Tonino.

Perché parlare di gioco d’azzardo in Italia è presto detto. Coinvolge 18 milioni di persone di cui circa un milione e mezzo manifesta sintomi da dipendenza. Sono 135 i miliardi di euro il volume delle puntate di tutti i giocatori nel 2022. E le previsioni sono in crescita toccando i 149 miliardi nel ‘23. Gli incassi erariali, i dati sono del 2019, ammontano a 11 miliardi e mezzo.  Con questi numeri il gioco d’azzardo doppia la spesa dell’istruzione e supera anche la sanità. 

Al di là dell’aspetto economico, quello sociale non è meno preoccupante. Le categorie più a rischio sono i giovani, facilitati dall’uso del web, e gli anziani, che nel 35% dei casi accedono a giochi di vario genere almeno una volta l’anno. Chi inizia a giocare , fatica a tornare indietro e il comportamento, oltre a essere a rischio di dipendenza,  conduce spesso al sovraindebitamento, all’alienazione e alla solitudine. 

Sono quindi le organizzazioni mafiose ad approfittare di questa situazione. E’ il controllo di sale giochi, punti scommesse e bar a consentire di infiltrare il territorio diffusamente, costruire reti con realtà imprenditoriali e colludere con la pubblica amministrazione. Il web ha poi costituito lo sviluppo definitivo di una serie di azioni illegali a struttura piramidale, si parte da chi gestisce gli indirizzi IP a chi piazza sul territorio dispositivi con specifici portali, siti e programmi. Il giro d’affari stimato è di 20 miliardi di euro annui a cui sono da aggiungere 500 milioni riciclati nel comparto legale. 

Forleo non si limita a presentare i dati. Le distanze minime dai luoghi sensibili e le ordinanze di limitazione degli orari sono due strumenti che negli ultimi dieci anni hanno in parte arginato il fenomeno. Ci sono le amministrazioni locali, il cui ruolo deve impostarsi in un’opera di formazione, informazione e sensibilizzazione dei cittadini. Tuttavia il punto sta nell’affrontare il problema con organicità, con una legge quadro che riordini il gioco d’azzardo. Il Governo, secondo Forleo, ha seguito la strada della legge delega, ha approvato sì il primo decreto legislativo sul tema ma senza nessun confronto con Regioni ed Enti locali. 

Lettera del Segretario: Valle d’Aosta e autonomia differenziata

Valle d’Aosta e autonomia differenziata, un dibattito delicato da affrontare in modo serio e senza nessun tentativo di mettere bandierine.
In questa Regione, per tutte le ragioni storico e culturali che ben conosciamo, un no all’autonomia senza declinarlo localmente non sarebbe capito da molti e sarebbe strumentalizzato. Certo è che la riforma in questione promossa dal Governo non lascia spazio a dubbi. È una riforma pericolosa perché amplia la sperequazione tra i territori, perché affida nuove competenze alla regioni ordinarie senza mettere risorse per la sostenibilità finanziaria di tale scelta, condannando un pezzo di Paese all’oblio. Peraltro una riforma raffazzonata prima dell’appuntamento delle elezioni europee, per permettere alla Lega di rivendicare il risultato.
Per questa ragione abbiamo costituito nei giorni scorsi un comitato con altri partiti valdostani e con le forze sociali, per raccogliere le firme contro questa riforma. Lo facciamo convintamente perché siamo per l’autonomia, ma non siamo per questa autonomia differenziata che spacca l’Italia.
Tocca a noi dunque assumere l’onere di spiegare in Valle d’Aosta perché siamo contro a questa autonomia e non contro il concetto di autonomia. Per farlo abbiamo organizzato un appuntamento fissato per lunedì 29 luglio alle ore 17.45 presso l’Hotel des Etats (municipio di Aosta) con il Sen. Alessandro Alfieri, responsabile riforme del PD nazionale, a cui parteciperà il Prof. Robert Louvin, Professore Associato di diritto pubblico comparato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste. Perché dirsi contro l’autonomia a prescindere risulterebbe in Valle d’Aosta antistorico e fuorviante. Anzi dovremmo rivendicare con forza la nostra Autonomia e uno straordinario Statuto Speciale della Valle d’Aosta.
Proviamo dunque a discutere di merito, proviamo a spiegare ai valdostani e alle valdostane che la riforma Calderoli non aiuta la vera autonomia, e proviamo a immaginare di innovare lo Statuto per traguardare il futuro, promuovendo un dibattito ampio, partecipato, perché la mera rivendicazione sul tema autonomia non basta.
Sembrano questione molto tecniche, ma il realtà sono questioni identitarie e fondamentali, che provengono dalla lotta antifascista. Non vanifichiamo quello sforzo comune che risale a oltre 75 anni fa.